Conto corrente: come gestire l’aumento delle spese?

Sta cominciando una nuova stagione di aumenti nelle commissioni e spese del conto corrente.
Secondo una recente indagine dell’Economia del Corriere della Sera, alcune banche hanno già cominciato a penalizzare le giacenze che superano soglie tra i 20mila e i 100mila euro.
Il motivo? Semplice: alle banche la nostra liquidità costa caro.
Banca Centrale e riserva obbligatoria
Una delle principali ragioni di queste penali è il superamento della riserva obbligatoria.
Tutte le banche, infatti, hanno un quantitativo di liquidità che devono obbligatoriamente mantenere in deposito presso la Banca Centrale. Se la riserva obbligatoria viene superata, è necessario retrocedere alla Banca Centrale una tassa dello 0,5%.
Per questo motivo, possedere liquidità in eccesso sul conto corrente potrebbe essere un potenziale primo passo per incorrere in queste penali.
Inflazione e commissioni: il lato oscuro del conto corrente
Oltre alle possibili penali sulla liquidità in eccesso, detenere troppo cash sul conto corrente ha un ulteriore aspetto da considerare: l’inflazione.
Nel lungo periodo, c’è il rischio di vedere il proprio risparmio eroso dall’inflazione, che aggredisce il potere d’acquisto del denaro, svalutandolo.
Secondo quanto riportato da Raffaele Zenti, analista di AdviseOnly, in un recente articolo del Corriere Economia, se si detengono 100mila euro liquidi sul conto corrente, potrebbero diventare 90mila in 10 anni. Dopo 20 anni, potrebbero diventare 72mila. La perdita del valore del proprio denaro, in questo caso, è del 10% in 10 anni e del 28% in 20 anni.

Per questa ragione, è importante diversificare la propria liquidità in modo intelligente. Acquistare oro fisico, anche con un Piano di Accumulo, potrebbe essere una soluzione valida.
Perché lasciare i soldi immobili sul conto corrente, con il rischio di perdere valore, quando con pochi click è possibile mettere al sicuro il proprio risparmio?